verifica normativa sui mezzi aerei a pilotaggio remoto e richiesta incontro
Segreteria Nazionale
Prot. n.° UNICA/SNA/2019/133
Alla Direzione Centrale Regolazione Aerea
Alessandro Cardi
regolazione.aerea@enac.gov.it
Al Chief Operation Officer Enav SpA
Dott. Maurizio Paggetti
maurizio.paggetti@enav.it
E, p.c., a: Al Direttore Relazioni Industriali Enav SpA
Claudio Esposito
claudio.esposito@enav.it
Oggetto: verifica normativa sui mezzi aerei a pilotaggio remoto e richiesta incontro.
Con riferimento alla sospensione di alcuni capitoli del Regolamento “Mezzi aerei a pilotaggio remoto” e alla Circolare ATM 09 “Aeromobili a pilotaggio remoto – Criteri di utilizzo dello spazio aereo”, questa Organizzazione se da un lato rileva con soddisfazione (dopo le precedenti richieste di chiarimenti inviate nei mesi scorsi) che l’autorità aeronautica italiana affronti la problematica dei possibili infringement di droni di peso inferiore a 25kg con il traffico aereo manned, dall’altro non può non esternare una seria preoccupazione per le attribuzioni che, in una modalità non condivisa con tutti gli stakeholder, si vogliono dare ai fornitori di servizi di navigazione aerea e, quindi, al personale operativo di linea: ATCO e FISO.
In particolare, se è doveroso per ENAC prendere atto del “crescente impiego degli aeromobili a pilotaggio remoto (APR)” ed assumere la responsabilità di “definire degli specifici criteri per l’utilizzo dello spazio aereo (in particolare quello nelle vicinanze degli aeroporti e negli spazi aerei controllati)”, è meno tranquillizzante apprendere che lo scopo di tale iniziativa non sia garantire i massimi livelli di sicurezza delle operazioni dei voli manned ma solo quello di “semplificare le procedure di richiesta da parte degli operatori (di droni – ndr) e di ottimizzare il processo di valutazione e di rilascio del nulla osta da parte di ENAC o dell’Aeronautica Militare, a seconda dei casi.” Come, purtroppo, si afferma fin dalle premesse della Circolare ATM 09 in vigore dallo scorso 1 luglio.
La preoccupazione di dover fronteggiare le molte novità introdotte potrebbe derivare da una non corretta interpretazione delle nuove disposizioni emesse da ENAC ma, non avendo l’Autorità aeronautica, mai dato modo ai rappresentanti del personale operativo e dei controllori del traffico aereo di poter discutere di tali questioni, vorrete scusare se rileviamo una scarsa possibilità di applicazione di quanto si è andato a modificare in periodo, quello estivo, che notoriamente è caratterizzato dal massimo carico di lavoro per le TWR, gli AFIU, gli APP e gli ACC italiani.
Che Enav non si sia imposta per bloccare tale iniziativa è grave.
Premesso che la mancata consultazione preventiva potrebbe averci negato la possibilità di meglio comprendere quanto si è andato a disporre e, nota non di poco conto, atteso che non ci è stata fornita l’opportunità di fornire un contributo rispetto alla problematica in oggetto, chiediamo alle SSVV, ognuna per quanto propria competenza, un urgente incontro nel quale chiarire, almeno, i seguenti aspetti:
- Se le nuove attività richiesta dal personale operativo di TWR e AFIU, previsto ai paragrafi 8.3 e 9.1 della Circolare ATM09, sono attività in linea con i servizi del traffico aereo erogati coerentemente con la licenza e la certificazione professionale posseduta.
- Se le nuove attività di cui al precedente punto 1, richiedono un addestramento di conversione del personale ATCO.
- Se i layout, le configurazioni operative e le IPI vigenti dallo scorso 1 luglio sono aggiornati al fine di tener conto dei carichi di lavoro aggiuntivi a cui è chiamato il personale ATCO e FISO che dovrà garantire le nuove attività di cui al punto 1.
- Se, in relazione alle attività di cui al precedente punto 1, vi sono responsabilità individuali incombente sul personale ATCO e FISO.
- Se le novità introdotte con la Circolare ENAC ATM09 sono coerenti con la vigente normativa europea e, in particolare, con i Regolamenti 1139/2018, 373/2017, 340/2015?
Avremmo voluto chiarire questi aspetti con ENAC prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative ma, purtroppo, nessuna fase di consultazione, nemmeno scritta, è stata attivata preliminarmente all’emanazione della Circolare e, quindi, chiediamo a ENAC ed ENAV di voler, con la massima sollecitudine, congiuntamente ovvero ognuna per quanto di rispettiva pertinenza, una riunione.
Nel mentre ritirare gli ODS emessi il 1 luglio in tutti gli aerodromi italiani fino a completo ed esaustivo chiarimento.
Con l’occasione chiediamo inoltre che si avvii il confronto sulle modifiche normative previsto dall’accordo sul piano industriale.
Distinti saluti
Roma, 08/07/2019 | UNICA
Segreteria Nazionale |