Siete proprio sicuri?
La difficoltà di affrontare un’estate molto vicina ai livelli di traffico del 2019 era nota a tutti da tempo. Era chiaro a tutti che la scarsità di personale avrebbe portato ad affrontare un’estate comunque difficile: con accordo o senza accordo, con i flussi o senza i flussi!
Per questo, tutti si aspettavano la Società propensa a creare una situazione di armonia con il personale operativo, cercando di promuovere un contesto di ordine e di equilibrio che avesse come punto di partenza l’implicita ammissione dei propri errori fatti negli ultimi anni.
A fronte di ciò, la maggior parte del personale operativo avrebbe potuto accettare un accordo estivo che avesse avuto come obiettivo quello di assicurare la maggior presenza possibile. Questo al fine di garantire una miglior suddivisione degli enormi carichi di traffico che presumibilmente si riverseranno sul nostro territorio. La contropartita economica, unitariamente avanzata dalle OO.SS. era proporzionale allo sforzo richiesto, ma soprattutto alla necessità di indurre una presa di coscienza della situazione da parte aziendale e stimolare quindi interventi urgenti che mirassero a una estate 2023 diversa.
L’aver concentrato poi la fornitura del servizio APS negli ACC forse (ed evidenziamo il forse) potrebbe dare dei risultati a lungo termine, ma in questo frangente ha accentuato la necessità di personale proprio in quegli enti che già erano prossimi al collasso, creando un bisogno ancora maggiore. E, nonostante questo, nel prossimo inverno si parla di Torino, Firenze e anche Venezia.
Inoltre, per completare il quadro, due anni di disabitudine ai carichi massimi, renderanno più faticosa la migliore resa del servizio e aumenteranno ancor di più la percezione del peso derivante dalla gestione della mole di traffico.
A fronte di tutto ciò, ieri Enav ci ha comunicato (non si comunica, ci si stipula un accordo, semmai!) che intende procedere con una interpretazione “diversa” del contratto, applicando una turnazione disarticolata rispetto a quella fino ad oggi adottata. Ci è stato infatti comunicato che la Società intende applicare nel prossimo quadrimestre quelle turnazioni per il quale sino a oggi era seduta al tavolo con il sindacato per trovare una intesa, segno che questa disponibilità evidentemente avesse bisogno di un accordo specifico e che non fosse neanche nelle pieghe degli accordi sottoscritti in passato.
Quindi Enav asserisce che intende pubblicare una turnazione estiva che vedrà anche spezzoni di turno di 6 ore, attacchi ad orari differenziati, turni “a cavallo” della giornata. Non ci è stato specificato come verranno declinati, ma abbiamo percepito che saranno programmati a seconda delle necessità del singolo impianto, quindi senza una regola comune.
Riteniamo questa una delle scelte più scellerate nella storia della Società, che vedrà il Sindacato opporsi in maniera dura e il personale definitivamente distaccarsi dalle politiche di Enav.
Sarà uno di quei passaggi che si ricorderà ad anni di distanza, (come la sciagurata avventura del basso traffico) che traccerà una linea indelebile tra il prima e il dopo e che costringerà le diverse parti ad un percorso accidentato e tormentato per i prossimi anni!!
L’emissione dei flussi, attraverso una regolazione ordinata del traffico, sarebbe sicuramente e largamente di minor impatto per tutti, ben consci della difficoltà di lavorare a carico massimo per tutta la giornata, ma almeno sapendo di operare per un datore di lavoro leale. D’altro canto faranno tutti così quest’estate, in Europa. Non saremmo gli unici.
I turni usciranno il 17 maggio (presumiamo, perché ormai di certezze ce ne sono poche). Ci sono 10 giorni per ripensarci. Non sconvolgete la storia di ENAV!!