OPG Ora Più Garanzie
Oggi si è tenuta una riunione dell’Organismo paritetico di Garanzia avente come tematiche l’analisi delle operazioni D-Flight e l’acquisizione del ramo Air Navigation di IDS. L’occasione è stata sfruttata per illustrare brevemente il bilancio che ieri il CdA ha approvato con un utile di Enav ancora in crescita e attestatosi a 114,4 milioni di €.
Per quanto riguarda D-Flight, il chiarimento fatto dalla Società ci ha convinto nel senso che il business plan è fondato su una prospettiva reale, cioè la crescita del settore dei droni. Ricordiamo che nel 2016 Enac diede la concessione ad Enav di gestire, attraverso una gara pubblica con dei partners industriali, lo sviluppo di una piattaforma per il controllo dei droni. Si è costituito un consorzio, ora confluito in D-Flight, posseduto al 60% da Enav, 24% da Leonardo, 12% da TeleSpazio, 4% da IDS. Partendo dal presupposto che per legge, dal 2019, tutti i droni del peso superiore a 300 grammi dovranno essere registrati, D-Flight curerà, dietro pagamento di una tariffa, la registrazione del drone e l’inserimento in piattaforma dei piani di volo.
Siamo poi passati ad analizzare l’ipotizzato acquisto da parte di Enav di un ramo di azienda di IDS quella denominata Air Navigation Services. Qui, viceversa, abbiamo ancora qualche perplessità perché non abbiamo ben capito quali siano le garanzie per il business. Il ramo di azienda in questione sarebbe leader nella progettazione degli spazi aerei attraverso un software di proprietà che passerebbe ad Enav. Nei prossimi giorni partirà la due diligence (l’attività propedeutica all’acquisto dove la parte acquirente approfondisce informazioni e dati della parte acquisita) e si sapranno meglio i dati di bilancio, l’esatto numero di dipendenti, i contratti in essere ecc. L’operazione prevede l’allargamento sul mercato non regolamentato, dove Enav non riesce a decollare, per entrare su quelle commesse collegate all’espansione del settore, soprattutto su piazze in via di sviluppo. Il ramo d’azienda ha altre due divisioni, una in Australia e una in Canada, che continuerebbero ad esistere e questo crea l’interrogativo riguardo una possibile concorrenza futura. Il prezzo di acquisto è fissato in 7 volte gli utili del ramo d’azienda di IDS ma non sappiamo a quanto ammonta. Ci sono, oltre ai 150 dipendenti, contratti con circa 30 consulenti di cui non sappiamo il reale ruolo, ovvero se ancillare o primario nel business aziendale; inoltre anche IDS ha sviluppato una piattaforma droni e quindi si crea una sovrapposizione con D-Flight; alla fine, ma non ultimo, vogliamo conoscere le intenzioni visto la notevole coincidenza di attività con la funzione aziendale di pianificazione di spazi aerei e procedure. Insomma, oltre ad Enav, anche noi vorremmo vederci più chiaro.
Per ultimo un accenno sul bilancio approvato ieri. Come tendenza consolidata degli ultimi anni, anche in questo esercizio abbiamo avuto il superamento del record precedente. Anche se nell’ultimo anno ci sono state sopravvenienze dovute a vendite tipo il fabbricato di Forlì (ex sede dell’Academy) comunque l’utile è frutto degli incrementi delle UDS effetto della mole di traffico di cui tutti gli operativi si sono accorti. Carenze di personale e contrazione di layout non sono più tollerabili.