Evoluzioni
Mercoledì ci è stata presentata, in diretta streaming, la nuova struttura di Operations; anzi, ad essere precisi, ci è stata presentata l’evoluzione (termine che è stato sottolineato) organizzativa Operations orientata verso il percorso già tracciato dal Piano Industriale, quello stesso Piano attualmente congelato (!).
Fin qui, pur non condividendo assolutamente le motivazioni alla base di questo ragionamento, prendiamo atto di una scelta che l’azienda legittimamente prende ovvero di strutturarsi come meglio crede in funzione dei suoi obiettivi.
Quello che è apparso fuori luogo è che Enav comunichi di aver condiviso questa organizzazione con le Organizzazioni Sindacali: questo, almeno con la nostra Organizzazione, non è stato fatto! Se lo avessero fatto il nostro parere sarebbe stato abbastanza negativo.
Parti di questa “evoluzione” non le condividiamo: l’abbiamo già vista in passato quando, sotto l’allora Amministratore Unico Varazzani, vennero creati i Dipartimenti Territoriali (nord-est, nord-ovest, centro e sud) che alla prova dei fatti fallirono e non portarono alcun contributo all’azienda ed ai lavoratori che videro moltiplicare i loro problemi a causa di diverse interpretazioni a seconda della loro appartenenza geografica.
In un momento in cui si stanno affrontando tutte le problematiche operative relative alla prossima estate ci sembra molto azzardata questa mossa da parte dell’azienda in quanto riteniamo che le priorità, in questo momento, siano ben altre.
Al tavolo di confronto di giovedì, incentrato sulle soluzioni da trovare per rendere meno faticosa e più efficace possibile la gestione del traffico estivo, l’azienda si è presentata ancora con una posizione distante da una possibile chiusura.
Durante le riunioni precedenti avevamo capito che il bonus di incentivazione giornaliero si aggiungesse a quello per l’eventuale sforamento del tetto massimo delle 157 ore nei mesi di luglio e agosto. Invece l’azienda ha negato questa possibilità assorbendo, nella loro ipotesi, il bonus dello scorso anno in quello di quest’anno. Per Unica, se l’azienda è intenzionata ad arrivare in questi 2 mesi a 160 ore, deve comunque seguire lo schema dello scorso anno; se poi vuole inserire un bonus incentivante giornaliero questo può essere solo in aggiunta e non in sostituzione di quello del 2018. E comunque il bonus giornaliero lo deve prendere anche chi non arriva oltre le 157 ore.
Per quanto riguarda gli impianti basso traffico, essendo la resa oraria massima nei mesi di 31 giorni pari a 165 ore, il bonus sarebbe scattato all’eventuale superamento di questo limite. Noi, come Unica, abbiamo corretto questa impostazione aziendale perché le 6 ore mensili delle “ridn” vanno scorporate e quindi il limite da superare per avere il bonus è di 159 ore.
Altra questione è quella dei numeri minimi negli ACC. Abbiamo da sempre creduto che la protezione che i numeri minimi ci hanno offerto in questi ultimi anni fosse uno degli “scudi” più efficaci per proteggere i CTA in turno dalla notevole mole del traffico estivo. La proposta aziendale di sorpassare i numeri minimi, visto che comunque si attinge a tutto l’orario disponibile, non ci garantisce appieno nelle giornate storicamente di maggior traffico e quindi abbiamo chiesto che per i 4/5 spezzoni settimanali più “carichi” ci siano dei numeri minimi di personale da impiegare. Inoltre, deve essere reiterato l’accordo dello scorso anno che recita che quando un settore si prevede che sia aperto per più di due ore durante lo spezzone di turno, deve essere chiamato di reperibilità il terzo CTA qualora non sia disponibile sul log.
Per le torri di controllo Enav deve coprire le configurazioni massime previste anche in caso di assenze dell’ultimo minuto e l’orario massimo deve comunque essere raggiunto da tutti coloro che manifestano la disponibilità a farlo. Ricordiamo infatti che il superamento delle 157/31 giorni è stato volontario nel 2018 e tale dovrà permanere. Per quelle torri che non godono di relief contrattuale e hanno quantità di traffico rilevante (Cagliari, Catania, Ciampino, Olbia, Orio), dovranno essere concordati adeguati dimensionamenti e pause.
L’utilizzo di tutto l’orario disponibile dovrà essere garantito anche al personale Meteorologo ed Eav per coprire i layout previsti. Siamo ancora in attesa della selezione per personale Meteorologo e quella che prevede la crescita del personale AMO che voglia professionalizzarsi già annunciata ma che ancora non emerge. Abbiamo inoltre richiesto che per tutti gli impianti a layout minimo ci sia la possibilità di posticipo volontario delle ferie di massimo 3 giorni (così come previsto da contratto che ne prevede anche la remunerazione) per favorire la presenza di maggior personale possibile. La Società non pensa di ricorrere a questo istituto in quanto ritiene l’organico sufficiente; ma se alcuni impianti (Brescia ad esempio) hanno avuto delle Smop già a marzo, figuriamoci cosa accadrà in estate!
Alla fine, quindi, abbiamo ritenuto giustificato ripartire con la vertenza che avevamo sospeso per poter eventualmente essere pronti ad una dichiarazione di sciopero qualora alla ripresa dei lavori, prevista per l’8 aprile, non ci sia la necessaria apertura.