Cosa sono le UDS (Unità di Servizio)?
L’accordo del 6 Luglio stabilisce che, dal 2021, il Budget del PDR sarà determinato convertendo in € le Unità Di Servizio in Rotta prodotte nell’anno, ma forse non tutti sanno cosa sono le UDS, a cosa servono e come vengono calcolate. Sembra un argomento “da scienziati”, ma non lo è poi così tanto.
Partiamo dai “movimenti”, concetto chiaro a tutti. Il numero di movimenti, per un ente, è il numero di aeromobili gestiti in un determinato arco di tempo. Ma a livello tariffario, come si conteggiano?
Un Cessna-525 da Milano a Roma è un movimento nazionale, così come lo è un Airbus-321 da Torino a Bari, ma i due voli pagano tariffe molto diverse al provider, perché sviluppano quantità di Unità Di Servizio molto diverse.
Le UDS in rotta di un volo specifico sono uguali al prodotto tra la distanza percorsa (espressa in unità di 100 Km) e la radice quadrata del peso massimo al decollo dell’aeromobile (espresso in unità di 50 Tonnellate).
Il numero ottenuto, moltiplicato per la tariffa ATS nazionale, determina quanto quel volo deve pagare per i servizi ricevuti.
Più è pesante è l’aereo e più paga.
Più strada fa l’aereo e più paga.
Tolta la Svizzera, la tariffa italiana è di gran lunga la più alta d’Europa e, tornando all’accordo, legare il PDR alle UDS ci protegge da eventuali riduzioni tariffarie future, come da fluttuazioni degli utili. Il PDR varierà con il variare del traffico, che è poi il reale indice delle nostre fatiche.
Altro vantaggio non indifferente è che il budget non sarà più tema di trattativa con l’azienda: sarà l’equivalente in € del valore assoluto di UDS di rotta annue comunicato da C.R.C.O. di Eurocontrol (normalmente il 15 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento).
Resterà compito dei sindacati accordarsi sui criteri di distribuzione.