Report PdR 2019
Oggi si è svolta la riunione avente per oggetto il PdR 2019. In apertura di riunione, l’azienda ci ha comunicato che oggi pomeriggio usciranno i turni di tutti i centri ad eccezione di Treviso, Ronchi, Rimini, Brindisi, Parma, Perugia, Comiso, Reggio Calabria e Crotone per i quali le turnazioni quadrimestrali dovrebbero uscire il 20 (sono in attesa di conoscere le nuove disposizioni da parte del Governo). Abbiamo chiesto se fossero state date linee guida comuni riguardo l’inserimento di momenti di formazione ed aggiornamento professionale su tutti gli impianti ma non abbiamo ricevuto risposte esaustive in merito: vedremo se su questo tema l‘azienda finalmente inizierà a muoversi di conseguenza oppure proseguirà con il suo atteggiamento di colpevole ritardo. Anche in merito all’assegnazione di ferie ulteriori rispetto a quelle estive previste è stato chiesto se fossero stati dati indirizzi comuni tra i vari impianti ma anche su questo purtroppo si è registrata ben poca determinazione nel voler affrontare il problema.
Si è poi entrati nel merito dell’oggetto della riunione e l’azienda comunicava che la quota Residuale di PdR 2019 che i vertici aziendali hanno messo a bilancio è pari a €4.850.000, valore che discende dal montante del PdR 2018 a cui è stata sottratta la quota di produttività già erogata al personale con l’accordo Summer 2019 secondo quanto in precedenza comunicato al MIT con apposita lettera da Enav stessa.
La proposta aziendale è stata immediatamente rigettata da tutte le OO.SS.NN.
Per quanto ci riguarda abbiamo chiesto come siano stati identificati i 4,85€mln: il CCNL prevede chiaramente che l’ammontare complessivo del PdR venga stabilito attraverso un accordo tra le parti, accordo che deve essere il risultato di una trattativa che, in questo caso, non è mai stata fatta. Quantificare arbitrariamente e senza trattativa il PdR 2019 e, oltretutto, applicarvi una decurtazione frutto dell’interpretazione unilaterale dell’accordo Summer 2019 (che al suo interno non vede mai scritta la parola “produttività” in nessuna delle pagine che lo compongono e che nasce per fronteggiare la cronica carenza di personale operativo la cui produttività dovrebbe quindi, in caso, essere aumentata e non diminuita…) vuol dire non voler rispettare le regole che tutti, azienda e OO.SS.LL., ci siamo dati sottoscrivendo il CCNL che continua a valere anche e soprattutto nella situazione di emergenza che stiamo vivendo.
Questo atteggiamento aziendale ci fa capire come Enav intenda proseguire ad approfittare del momento di emergenza continuando a imporre le proprie scelte ai dipendenti (ferie d’ufficio, RFS d’ufficio, festivi, sperequazioni tra i turni di supporto ed altro) invece di ricercare accordi, non necessariamente unitari, che consentano ai suoi dipendenti di affrontare questo momento con maggiore tranquillità alla ricerca di obiettivi condivisi che tutelino Enav stessa e, attraverso essa, i suoi lavoratori.
Questa, secondo noi, dovrebbe essere la strada maestra ma, qualora non fosse percorribile, allora vorremmo che i sacrifici proposti ai dipendenti vengano in primis fatti dagli azionisti e dai vertici aziendali e dirigenziali che dovrebbero accettare, per coerenza, le stesse rinunce in termini percentuali ai loro compensi.
Infine, si è discusso in merito alle modalità di rientro del personale normalista: l’azienda ha ribadito come i principali strumenti di prevenzione rimangano la rarefazione del personale ed il distanziamento sociale. A tal fine si è provveduto ad una mappatura di tutte le sedi aziendali e delle singole stanze al fine di stabilire quante persone possano contemporaneamente essere presenti. Continueranno ad essere sospesi i servizi mensa, bar e navetta che potrebbero creare assembramenti di personale, verrà limitato l’utilizzo degli ascensori al solo personale disabile, verrà disciplinato l’utilizzo dei servizi igienici e verranno infine stabiliti percorsi di ingresso ed uscita dalle sedi di lavoro. Sarà prevista la distribuzione di dispositivi di protezione individuale in ingresso, nonché gel e kit di sanificazione della postazione lavorativa.
Sebbene la misurazione della temperatura corporea sia ad oggi obbligatoria solo in Lombardia l’azienda ha comunque deciso di estenderla a tutte le sedi Enav attraverso l’utilizzo di termo- scanner fissati che il personale dovrebbe utilizzare prima di prendere servizio e le cui modalità di utilizzo devono ancora essere determinate
L’azienda ha comunque garantito che tutto il personale verrà adeguatamente informato sulle nuove regole di rientro a lavoro.